Se si visita il nord della Toscana non può non percorrere qualche chilometro in più e visitare RIO MAGGIORE ma poi invaghitosi del paesaggio, innamoratosi dei panorami resterà qualche giorno in più e visiteràMANOROLA, CORNIGLIA, VERNAZZA e MONTEROSSO AL MARE. Tutti borghi, in provincia di la Spezia che vanno da Punta di Montenero a Punta Mesco e sono denominate le CINQUE TERREQuesti borghi si possono raggiungere in auto, percorrendo la Strada Provinciale n° 370 ma potrebbe presentarsi il problema parcheggio , in treno ( consigliato ) partendo da la Spezia ( si vendono biglietti che permettono di spostarsi da un borgo all'altro utilizzabili per 24 ore). Da La Spezia i borghi si possono raggiungere con traghetti godendosi la costa vista dal mare.La Spezia si può raggiungere anche con l'aereo atterrando a Pisa ( 84 km ) o a Genova ( 111 km ).
A Rio Maggiore il turista che vuol visitare anche delle opere d'arte può visitare il castello chiamato “ Castellazzo di Cerricò “risalente al XIII secolo, la Chiesa di San Giovanni Battistadella metà del XIV secolo, l'Oratorio dei Disciplinati del'500 , l'Oratorio di San Rocco ed il Santuario di Nostra Signora di Montenero.A Manarola si possono visitare la Chiesa Maria Vergine detta anche di San Lorenzo risalente al XIV secolo; l'Oratorio dei Disciplinati, e vedere ciò che resta di un bastione dell'antico castello di Manarola ormai scomparso.A Corniglia c'è la chiesa di San Pietro del XIV secolo, L'Oratorio dei Disciplinati ( XVIII sec. )A Vernazza si possono visitare la Chiesa di Santa Margherita d'Antiochia del '300 che sorge su di una roccia a picco sul mare; il Castello ; il Torrione e poi il Santuario di Nostra Signora di Reggio che risale all' XI secolo. A Monterosso a mare da vedere è la chiesa di San Giovanni Battista del '300; l'Oratorio di Santa Maria di Porto Salvo, l'Oratorio di Santa Croce del'500, il Convento e la chiesa di San Francesco inizi '600 e poi l'Eremo di Sant'Antonio del Mesco fine '300 e poi il santuario di Nostra Signora di Soviore.Dopo aver visto tutto questo splendore della natura e dell'uomo il turista merita una sosta e cosa non c'è di meglio che riposarsi assaggiando le specialità del luogo come il pesto, le zuppe di pesce , le cotolette di acciughe, le frittelle di bianchetti ( il novellame di acciughe e sardine ) , le cozze i gamberi totani e polpo ,le focacce e le farinate.Dal 1977 le Cinque Terre sono Patrimonio dell'Umanità.