Marta Pilar
Nella mia maratona per Buenos Aires
Sapevo che non potevo passare da Wathemala, per prendere almeno una delicata candela alla vaniglia o quel profuma ambienti che preparano loro e, vi assicuro da fonte certa, i francesi comprano e poi tornano per farne scorta.
Vi sono sempre cose nuove, ed è sempre deferente l'attenzione del bravo proprietario che, anche se non conosce il vostro nome, non ha dimenticato certo la vostra faccia e vi accoglie sempre con un sorriso, come se vi avesse visto il giorno prima.
Questa volta mi ha sopreso con una piccola zona del negozio che aveva battezzato "Africa", non perché ci fosse qualche animale imbalsamato, uno strano ornamento di avorio o un enorme canino di elefante ma per i toni marroni con cui l'aveva arredato.
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