L'Inghilterra a piedi da una costa all'altra...
Lungo il sentiero, in particolar modo nel Lake District, là dove le montagne, per quanto basse, ti danno l’impressione di essere in cima all’Everest, dei cartelli annunciano all’escursionista che se per caso gli capiterà di perdersi saranno cavoli suoi. Nessuno si prenderà la briga di cercarlo.
E perdersi non è difficile nella prima parte del sentiero che collega la Baia di St. Bees sul Mar d’Irlanda alla Baia di Robin Hood, sul Mar del Nord. Innanzitutto perché i sentieri in questa parte dell’Inghilterra, a sud del vallo di Adriano che costituiva il confine con la Scozia, non sono segnati, non hanno cippi, tracce, cartelli. E quando ci si trova appunto in cima a montagne che fanno neanche 1000 metri, dai nomi strani – The Pillar, Great Gable, Kirk Fell e così via – ma dalle condizioni climatiche rudi e talvolta impossibili, se non si conosce l’uso della bussola e dell’altimetro ci si perde inevitabilmente. E si ha voglia a dirsi che per noi, montagne così sono colline, no, collinette....Il vento, la nebbia, la pioggia, le rocce scivolose e friabili, i burroni, le fenditure, i buchi che si aprono nel terreno fanno sì che queste montagne della catena del Cumbria siano in realtà delle vere e proprie trappole mortali (ogni anno si registrano dei morti) che esigono conoscenza del terreno e vera esperienza di montagna.