Flavia Ramos

Il vulcano Lanín, con i suoi 3.776 m. ...

Il vulcano Lanín, con i suoi 3.776 m. d'altezza, è senza dubbio l'emblema dell'omonimo parco nazionale. Supera mediamente i 1.800 m. e impone la sua maestosità fino agli angoli più remoti. La leggenda dei Mapuches su questo vulcano racconta: "Molti anni fa, nelle cima del Lanín, viveva Pillán, il dio del male, anche se giusto difensore della natura. Un giorno, alcuni giovani della tribù Huanquimil, che stavano cacciando dei cervi, di cui si alimentavano e con la cui pelle si coprivano, arrivarono senza rendersene conto molto in alto, anche se sapevano che lì vigiliva Pillán. Quest'ultimo, padrone della montagna, provocò una tormenta e il vulcano cominciò a sprigionare lava, fumo, fiamme incandescenti e cenere che causarono gran terrore nella gente.

Dopo aver consultato il saggio della tribù, la cui opinione era indispensabile per gli indigeni, la risposta apparse dopo alcuni giorni in una cavità della montagna: per calmare le ire di Pillán, era necessario sacrificare Huilefún, la bella e amata figlia minore del capo della tribù, e gettare i suoi resti nel rogo del vulcano. Il grande capo dovette accettare il terribile fallimento. L'incaricato fu Quechuán, il ragazzo più giovane e coraggioso della tribù, che trasportò la ragazza sulle spalle fino al luogo dove soffiavano le correnti più forti di Pillán, senza che lei si lamentasse. Appena il giovane la lasciò sola, un grande condor dagli occhi infuocati, volò su di lei e la prese con i suoi artigli per gettarla nel cratere. Grandi e cariche nuvole coprirono il cielo e una spessa neve tappò il rogo. La morte di Huilefún placò le ire di Pillán: da quel momento, il vulcano Lanín rimase spento, anche se il suo fuoco resta vivo sotto la bianca coltre."