Sono l' incubo di chi guida, se non siete dei perfetti conduttori meglio parcheggiare prima di entrare nella centro storico. Vi sono strade nelle quali non possono passare un'automobile e un pedone allo stesso tempo. Se contiamo le salite e le discese è meglio andare a piedi. Passeggiando per la strada potrete tovare storia in tutti gli angoli dell'antica capitale spagnola.
La ricchezza artistica della cittá di Toledo non si trova solo nelle chiese o nei grandi edifici storici. Case e palazzi privati nel centro storico sono arricchiti di importanti decorazioni.
Dalle ceramiche che decorano un portone nel vicolo di Recogidas, alle antiche iscrizioni (che ricordano un po' i nomi dei dottorandi sulla facciata di uno degli edifici dell'Universitá di Salamanca) che sovrastano il portone in fondo a Calle de la Plata, ai fregi di origine visigota, sino ai trompe l'oil che imitano la pietra e i mattoni, ma anche intere finestre addobate di fiori.
Ti riscoprii tra pioggia e nebbia, come se Johnny Deep stesse ancora girando parte di quel film in cui si cercava un libro fra le sue vie angustiose, le tue viuzze di ciotolato, i tuoi continui sali-scendi. Nebbia. Pietra bagnata. Suolo sdrucciolevole che mi conduce fino alla cattedrale, fino ad una caffetteria, fino al goloso marzapane che, in questi giorni, illumina le vetrine del Zocodover. Non è una città da guardare di fronte ma dalle sue spalle, ammirando le sue facciate, la sua pietra intagliata, la memoria, il ricordo, hanno molto a che fare con questa città. Toledo è sempre stata una buona
