Museo e Tophet, due siti che si completano a vicenda
Il Tophet di Sant’Antioco è una grande area funeraria di epoca fenicio-punica posta alla periferia Nord della città e che si trova addossata ad una grande roccia chiamata in sardo "Sa Guardia de is Pingiadas", ovvero la guardia delle pentole, proprio per il gran numero di urne cinerarie ritrovate, oltre 3 mila, che contenevano i resti bruciati dei bambini nati morti o deceduti in tenera età, per la gran parte in maniera naturale. E sapere che non si tratta di bimbi sacrificati come voleva la tradizione precedente è un gran sollievo mentre vi si cammina in mezzo con grande rispetto. Spesso le urne erano accompagnate da delle stele in pietra decorate con simboli e figure umane o animali, ora esposte nel museo.
Il vicino museo archeologico racchiude una serie di testimonianze soprattutto di epoca fenicio punica e romana, eppure fra tutti spicca il bronzetto nuragico dell’arciere, recuperato dagli Usa dove era stato esportato illegalmente e acquisito dal Cleveland Museum.


