La mano del deserto
La mano del deserto, alta come un palazzo di quattro piani, a neanche un centinaio di chilometri a sud di Antofagasta, lungo l'arida Panamericana che dalla Patagonia ti porta dritto in Messico invita alla sosta. È un alt perentorio, quello che ti colpo si staglia nella vuotezza del paesaggio. Sabbia, pietre, sale e la mano. Cosa abbia voluto significare lo scultore Irarrazabal che la concepì nel 1992, non è chiaro. Dubito che un'esteta possa aver voluto invitare ad una sosta ad Antofagasta, una delle più nefande città del Sudamerica. La mano è aperta, in un saluto che non è un addio....magari si