Mare e surf a Taghazout
Protetto alle spalle dall'imponente catena dell'Atlante e a nord da Capo Ghir, il villaggio di Thagazout, bianco e rosa, si affaccia su una delle più belle spiagge del Marocco. Il sole non manca mai a Taghazout, per quegli strani fenomeni che si chiamano microclimi. Taghazout gode infatti di un microclima favorevole. D'inverno è raro che la temperatura scenda sotto i 20 gradi e le notti, anche nelle estati più calde, sono sempre e comunque fresche. Gli hippies, che oggi assumono altri nomi, ma che restano sempre dei vagabondi alla ricerca di posti speciali, avevano puntualmente scoperto Taghazout all'inizio degli anni '60 e ne avevano fatto una delle loro roccaforti marocchine. All'epoca, il surf non era di moda da questa parte dell'Atlantico. Era più di moda fumare il marocchino nero che veniva dal Rif e da Ketama, altro paradiso artificiale di quegli anni. Poi, con l'arrivo dei turisti, gli hippies emigrarono altrove e attorno agli anni 90 furono sostituiti dai surfisti spagnoli, francesi e americani. La mattina i surfisti si ritrovano sulla grande spiaggia di sabbia a scrutare le onde alla ricerca del point break. Pare che le onde più belle le si trovi un paio di chilometri più a nord in una località chiamata Anchor Point, ma altre spiagge sono degne delle cavalcate sulle onde: Hash Point e la spiaggia di Panorama. Tra un'onda e l'altra ragazzi e ragazze in mute nere o blù, la fedele tavola sotto il braccio, si ritrovano al baretto più vicino alla spiaggia che alterna il cous cous agli hamburger in stile texano. Niente birra o alcol in generale, poiché il villaggio di Taghazout è rispettosamente proibizionista. Chi vuole farsi una birra prende l'autobus e in mezz'ora si ritrova ad Agadir, in un qualche complesso per turisti occidentali. Il fascino di Taghazout risiede invece nella sua calma e nella sua dimensione ridotta. Il tutto condito da un misto tra passato e presente. Quando le barche dei pescatori lasciano la spiaggia per il mare aperto, i ragazzi dai lunghi dreadlock che scendono sulle spalle e le atletiche ragazze che vengono dai mari più freddi del nord si fanno da parte e salutano con la mano. Le onde, possono aspettare...