chiesa di S. Cristoforo
Nella corta e stretta via Gregorio, nel centro storico di Piacenza, troviamo la chiesa di S. Cristoforo (o Oratorio della Morte), denominazione dovuta alla Confraternita della Morte, che aiuta e assiste le famiglie nei riti funebri. La Confraternita, presente in città dal 1260 e che inizialmente occupava la chiesa di S. Maria dell'Argine, dove attualmente si trova una piazza (Piazzale Medaglie d'Oro), fu distrutta. La Confraternita Della Morte decise nel 1686 di costruire un nuovo tempio e intitolarlo a S. Cristoforo, antico protettore della Congregazione.
Il piccolo edificio con pianta a croce greca è, con ogni probabilità, opera dell'architetto Domenico Valmagini. Nonostante sia piccola e delimitata dalle strade che la fiancheggiano, la facciata impressiona con quelle due colonne con capitello ionico, oltre l'immensa cupola che serve da lanterna. Internamente, la cupola fu affrescata da Ferdinando Bibbiena (1657-1743), che ha usato finte colonne che sostengono la cupola, dando una sensazione di spazi più ampi di quello che sono in realtà, una caratteristica peculiare del barocco locale. Lo stesso pittore si occupò di poche altre opere esposte.