Giorgia Mazzotti
Conero
Il Conero. E’ un monte. Ma è anche il mare che c’è sotto, a picco in fondo alle rocce appuntite e aggrovigliate nel verde scuro degli alberi e dei cespugli che ci si sono attaccati sopra. Il mare è quello Adriatico, ma ha il colore turchino che non ti aspetti, a pochi chilometri dai lidi sabbiosi e torbidi della Romagna affollata e anche del primo pezzo di Marche. Qui le rocce, precipitate dal monte, formano un fondale di sassi levigati con la pazienza implacabile alle onde, ovali perfetti – bianchi, rosati, verdastri o anche neri – che rendono l’acqua di un esotico colore bianco-azzurro che, via via che si allontana dalla riva, si fa più intenso e blu come un cielo di Giotto.
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