Porta Pia

Porta Pia in Roma ha una doppia storia. Una volta si chiamava Porta Nomentana, perché da qui in effetti si accede all'omonima via: era un'opera di architettura militare, costruita lungo le Mura Aureliane, su progetto di Michelangelo. Poiché il committente era Papa Pio IV, cambiò il suo nome. Decori e fregi la caratterizzano, così come la presenza di un paio di nicchie nella parte di fronte al monumento del Bersagliere, occupate da una coppia di statue, Sant'Agnese e Sant'Alessandro, finite qui dopo un crollo nella chiesa di Sant'Agnese. Una seconda storia riguarda invece il fatto che ora la struttura ospita il Museo storico dei Bersaglieri, gestito dal ministero della Difesa.

Porta Pia è una delle porte di Roma più importanti, non tanto per la sua struttura in sé e per sé ma per la funzione storica che ebbe nella formazione del Regno d'Italia. La "breccia di porta pia" infatti consentì nel 1870 ai bersaglieri di fare ingresso nella città ponendo fine allo stato Pontificio. Appena prima della porta è stato eretto il monumento ai bersaglieri. Da piazza di Porta Pia oggi ha inizio la via Nomentana che termina poi a pochi chilometri da Roma, nel comune di Mentana. Dal lato opposto ha invece inizio via XX settembre, giorno in cui avvenne la breccia.