cinzia d'agostino
Tra alberi e tufo
Fino a pochi anni fa, qui c’era un fontanile, detto dell’Ammonte, come la vicina torre di vedetta: ci venivano le donne a lavare i panni, sfruttando l’acqua freschissima del vicino torrente. Tutto intorno, caverne di tufo peperino, usate sia per il recupero del materiale per costruire sia per creare serbatoi naturali in cui conservare i prodotti, dal formaggio ai salumi all’olio al vino. Oggi è uno dei parchi pubblici di Marino, non molto ampio e caratterizzato dalla presenza di alberi decidui della macchia arborea originaria, poiché mancano i castagni che negli ultimi secoli sono diventati una peculiarità dei Colli Albani.
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