La sede comunale che era una fortezza
Palazzo sobrio costruito nel XIII secolo come fortezza per salvaguardare la via Appia da intrusioni
non amiche, si ingrandisce fino a inglobare una parte delle rovine della Porta Pretoria e delle Terme edificate da Caracalla, tra cui un'area appartenuta alla 'dirimpettaia' chiesa di San Pietro Apostolo.
Qui, la nobile famiglia Savelli, quando divenne proprietaria di tutta Albano, aveva la sua personalissima cappella. Nel 1699, l'edificio passò alla Camera Apostolica che lo usò come Governatorato per un certo periodo e poi lo diede alla famiglia Stuart. Verso la fine del 1700, ancora la via Appia è responsabile di un altro trasformismo, poiché Palazzo Savelli viene ridotto di superficie per poterla allargare. L'edificio è provvisto di un porticato con cortile interno con la presenza di accessori vari tra cui stemmi vari molto appariscenti. Tra le sue caratteristiche, un'ampia scalinata che porta al piano nobile dove c'è la sala consiliare.