Annerito dal tempo che passa
Lungo via Giulia, a Roma, c'è una incredibile teoria di chiese e palazzi. Tra questi, come non
rimanere colpiti da uno apparentemente semplice, apparentemente, infatti.
Spiccano subito agli occhi, a ridosso della facciata, una serie di 'sedili' di travertino fissati al muro. Un'idea che, a partire dal Rinascimento, caratterizzava tante costruzioni, un modo per invogliare la gente a fermarsi, sedersi, chiacchierare: ogni palazzo, in fondo, era considerato come una piccola piazza.
Questo Palazzo Sacchetti, dal nome dei baroni ultimi proprietari, era stato creato da Antonio da Sangallo che voleva farne la 'sua' abitazione, progettando un 'palazzo perfetto'. Non ci riuscì: la struttura passò di mano in mano, dalla fine del 1500, con numerosi decori all'interno e alcuni, ma significativi all'esterno.