Una delle più belle biblioteche della città.
Siamo nella centralissima Via Balbi, a Genova, strada signorile ricca di storia e di palazzi gentilizi; in questo edificio hanno sede numerose facoltà umanistiche e la biblioteca pubblica ivi compresa è una delle più belle della città perché situata in stanze abbellite da pregevolissimi affreschi seicenteschi. La costruzione prende il nome da due nobili fratelli genovesi, appartenenti alla prestigiosa famiglia dei Balbi, che vollero costruire due grandi appartamenti esattamente uguali ma separati. Da visitare inizialmente il giardino, caratterizzato da colonnati, piante di arancio e una serie di statue rappresentanti il mito di Proserpina, raccontato nelle Metamorfosi di Ovidio; questa giovane fanciulla, figlia di Giove e Cerere (dea della fertilità) venne rapita da Plutone, dio degli Inferi che si invaghì follemente di lei; grazie alla mediazione del padre Giove e di altri dei si raggiunse un accordo per cui Proserpina doveva trascorrere metà anno con Plutone negli Inferi e potesse ritornare sulla terra i restanti sei mesi, per assicurare, come faceva la madre, l'abbondanza dei raccolti; questa storia serviva agli antichi per giustificare il fenomeno dell'alternarsi delle stagioni; nel gruppo marmoreo in questione abbiamo anche Caronte che aveva il compito di traghettare le anime dalla terra agli Inferi attraverso le acque del fiume Stige.