Una grande grotta azzurra
Nelle intenzioni di chi l'ha voluto, il nuovo Santuario del Divino Amore, bisognava realizzare una struttura rispettosa dell'ambiente circostante, la campagna romana un po' desolata, in questa parte di territorio, tra tufi affioranti e vegetazione cespugliosa.
Una struttura che desse l'idea di essere una grotta, tra pareti di cristallo azzurro e luci multicolori, quasi da farne non solo una grotta, come quelle che si aprono nel tufo nel paesaggio, ma quasi una astronave della fede, in cui entrare e volare verso Dio.
E così è stato: la nuova chiesa del Divino Amore, in cui non manca un'icona che richiama la Madonna miracolosa conservata nel vecchio santuario settecentesco, poco distante, così come è vicinissima la Torre del primo miracolo, sembra quasi un luna park, in cui però diventa naturale fermarsi a pregare.