Una collezione di
Fondato nel 1876 dall'antropologo e criminologo Cesare Lombroso e riaperto nel 2009 per il centenario della morte del fondatore, il Museo di Antropologia Criminale di Torino è sicuramente uno dei musei più bizzarri e interessanti della città, decisamente unico nel suo genere.
La collezione permanente espone migliaia di reperti come fotografie, disegni, armi, oggetti creati da "mattoidi" e delinquenti e anche preparati anatomici (teschi, scheletri, calchi in gesso...) degli ospiti delle carceri e dei manicomi criminali di fine 800'.
L'austero palazzo che ospita il museo, la ricostruzione dello studio del Lombroso (con tanto di teschio del brigante Giuseppe Vilella che troneggia sulla scrivania) e gli oggetti della collezione vi faranno fare un salto nel mondo pseudoscientifico della cultura e del sapere dell'800', a cavallo tra ricerca della ragione e fascino dell'irrazionale.