Dalle parti di Borgo Sant'Antonio
Venendo dalla via Tiburtina Valeria, si può salire verso il paese di Vicovaro passando dalla Porta Pej, cioè piedi, anche detta Porta di Sotto.
E proprio qui si possono vedere bene le cosiddette Mura Ciclopiche che un tempo difendevano tutto l'abitato, che grazie a loro era una vera e propria fortezza. Risalgono addirittura al IV secolo a.C. e in certi punti si nota come fossero alte, fino a 30 metri, con filari di pietre squadrate e a parallelepipedo. Era la tecnica dell'Opus Quadratum, così efficiente da essere arrivata fino a noi.
Nonostante tali strutture massicce, però, l'antica città, che sembra si chiamasse Varia, non ce la fece a resistere alle scorribande dei barbari e dei saraceni. Riprese vigore però con le famiglie Crescenzi e Ottaviani (poi seguite dagli Orsini e dai Bolognetti), che contribuirono a dare al posto l'attuale nome, Vicovaro, il quale appare per la prima volta in un documento del 1140.