cinzia d'agostino
Non servono parole
Ci sono certi monumenti che paiono roboanti, troppo lontani dalla sensibilità della gente. Questo, a Lanuvio, che si incontra proprio all'inizio del paese, no. In verità, quasi non sembra un omaggio. E invece lo è: un omaggio verso i 130 civili che il 17 febbraio 1944 perirono per via dei bombardamenti alleati.
Ci sono mura interrotte e rotte, con i mattoncini che recano i nomi di chi si era rifugiato in una grotta davanti al comune e che invece non è tornato più a casa. Tra i mattoni, c'è anche spazio per la sagoma di una croce e davanti, una figura accucciata, senza capo, a recuperarli, nonostante tutto.
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