Le edicole votive

Ovunque, agli angoli di incroci o lungo stradine secondarie, a Palermo le edicole votive sono praticamente un leit motiv all’interno del tessuto urbano. Molto diffuse nei quartieri popolari sono delle minuscole cappelle scavate in dette nicchie dove vengono alloggiate madonne, statue del Redentore e spesso anche quella della più venerata Santa Rosalia, notoriamente patrona della città di Palermo. Lo scopo di questi minuscoli luoghi della devozione popolare, che rappresentano un’espressione particolarmente sentita nella tradizione isolana, è quella di creare aggregazione, di offrire alla gente dei quartieri un punto di riferimento, un luogo di condivisione e di raccoglimento dove pregare tutti insieme, una sorta anche di genius loci protettore dai pericoli. La caratteristica principale delle edicole votive è che se ne trovano di particolarmente belle nella loro espressione artistica, mentre il più delle volte in esse domina la tradizione semplice e una maniera più folkloristica e barocca di offrirsi allo sguardo dei passanti, anche quelli più frettolosi e distratti. Quel che le rende spesso davvero ricche e appariscenti è la cura e l’attenzione di cui sono oggetto. Tripudi di fiori recisi o in plastica, candele e candelabri in ferro battuto le ornano fino a crearne dei “trionfi”. Queste minuscole cappelle, sono anche dette “marunnuzze”, per la dominanza di statue della Vergine che le ospitano.