Una collezione poliedrica
È difficile dare una definizione di José Lázaro Galdiano: magnate della finanza degli inizi del XX secolo, editore, bibliofilo, erudito. Forse ciò che meglio lo definisce è proprio la sua ricca collezione personale, oggi una Fondazione, che raccoglie 13 mila pezzi di ogni tipo: reperti archeologici, armi, ceramiche, gioielli, libri e monete antiche, miniature, tessuti, quadri.
A quest'ultima categoria appartengono le opere di maggior valore: il Salvador joven, della scuola di Leonardo da Vinci (forse di Marco d'Oggiono); Il grande caprone di Goya; San Giovanni Battista di Bosch. L'edificio stesso, antica residenza di Lázaro Galdiano, è improntato all'arte: le stanze sono riccamente decorate in legno e stucchi, mentre i soffitti sono impreziositi dai curati affreschi di Eugenio Lucas Villamil.


