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L'Arco Romano di Medinaceli

15 opinioni su L'Arco Romano di Medinaceli

Quando andiamo a Pamplona, Medinaceli è ...

Quando andiamo a Pamplona, Medinaceli è una delle nostre tappe obbligate. All'entrata dell'abitato c'è una caffetteria aperta 24h su 24 in cui siamo clienti abituali. Già da qui si scorge l'arco romano, nel punto più alto, nella Medinaceli antica. Conoscere il municipium continua a essere un'attrazione turistica di prim'ordine, nonostante giungerci significhi vari chilometri di strada ripida e stretta. Ricordo ancora la bellezza selvaggia del cammino quando nel passato novembre, quando sulla cima, ci colpì una nevicata. Per fortuna d'estate è un'altra cosa, si riempie di viaggiatori che percorrono lentamente questi itinerari medievali.

L'arco è tutta un'altra cosa, nessuno sa in realtà perché fu costruito. Gli archi di trionfo erano un'usanza romana. Si elaboravano con materiali fragili e servivano per omaggiare i generali quando tornavano da una qualche campagna vittoriosa. Con il tempo si convertirono in pietra per commemorare le gesta maggiori. Tuttavia gli archi di trionfo, che il Rinascimento popolarizzò e generalizzò, venivano costruiti per passarvici sotto. Tale era la loro principale funzione: che l'omaggiato vi passasse trionfalmente sotto. Però quest'arco è addossato sulla montagna e non vi si può passare sotto. Avrebbe potuto essere stato costruito lateralmente affinché vi ci si potesse passare sotto ma intenzionalmente non fu fatto. Vi sono molte teorie. Alcuni dicono che per via della sua posizione i raggi solari attraversino i tre varchi. O che sarebbe stato costruito verso Roma o verso qualche municipio importante dell'Hispania. Ciò su cui concordano gli eruditi è che non veniva utilizzato come arco di trionfo ma come monumento, come simbolo del potere di Roma che avrebbe potuto essere avvistato da qualsiasi punto del distretto per il fatto di trovarsi sul costone della montagna. All'arco mancano statue, ma conserva però quattro piccole nicchie che contenevano immagini. Possiede tre fornici, l'unico del suo tipo in Spagna. Per la sua posizione, sulla valle del fiume Jalón, ha sofferto molta erosione eolica e non resta nulla dell'iscrizione originale in lettere dorate che possedeva. Questo faceva pensare che fosse dell'epoca di Traiano, sebbene gli ultimi studi paiono indicare che sia dell'epoca di Domiziano, fine del I secolo. E' costruito in opus quadratum, bugne di diversa dimensione disposte a raggiera. Ha una dimensione di 13 metri di lunghezza, 2 di larghezza e 9 d'altezza. La parte inferiore è composta da quattro pilari uniti da volte che supportano due archi di un metro e trenta d'ampiezza. Sopra, un arco centrale con un'ampiezza di quasi cinque metri e una serie di plastri striati. Il tutto ricoperto da due file di bugne con un cornicione dove un tempo c'era l'iscrizione dedicatoria con il significato dell'arco, di cui rimangono vari perni di sostegno. Di fronte c'è l'Ufficio Turistico: già che sei qui, approfittane e visita tutta la città medievale, ne vale la pena.
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