Il femminino sacro
La Grande Madre, personaggio mitico presente in tutte le culture, dalle connotazioni tra le più diverse. Fonte di vita e speranza: una piccola statua ne celebra il valore, a Nemi, posizionata in piazza Umberto I, straordinaria terrazza sul lago e i boschi tutto intorno, in un panorama quasi a 360 gradi sulle bellezze di questa località, la più piccola dei Castelli Romani. L'opera è stata concepita e realizzata dal maestro Luciano Mastrolorenzi in bronzo. Foggia orientaleggiante, adagiata su un triclino nell'atto di allattare il bimbo che tiene sulle braccia, la figura femminile è circondata da un gruppetto di animali curiosi del gesto e della vita che si sviluppa: tartaruga, rana, un piccolo coccodrillo (o è un'iguana?), addirittura pesci e un vaso su cui sono incisi gli alberi che allietano il luogo.