Paolo Albanese
Come godersi la vita in un ponte.
"Vado a vivere sotto un ponte", così diciamo quando dal portafoglio esce solo una mosca impaurita e nient'altro. Significa che abbiamo perso tutto e che andremo a far vita da barboni. Ma a Rotterdam la frase potrebbe aver tutt'altro significato. Ho notato una gran vitalità nei pressi dei due ponti più famosi della città, il vecchio ponte ferroviario, ponte De Hef, e il ben conosciuto ponte di Erasmo. L'uno rappresenta il passato, non è più in uso, ma l'hanno lasciato lì. Perché? Perché a volte l'acciaio intrecciato abilmente, quasi una tessitura, una maglia o uno scheletro senza derma, creato per un'utilità, ha la sua bellezza.
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