La sera comincia a soffiare lo scirocco.
Dopo un mese di deserto, aride montagne, umili villaggi remoti, tende e rifugi condivisi senza acqua calda, quando si arriva a Essaouira è come arrivare su un altro pianeta. O per meglio dire: La città è marocchina come le altre, ma acceca con il suo candore, il suo cielo e il suo mare blu.
Potrai assaporare i pescetti al forno nel porto, ti distrarrai con i voli rasenti degli spericolati gabbiani, andrai un po' sulla spiaggia, passeggerai lungo la sua splendida medina mezza portoghese, mezza francese.
La sera comincia a soffiare lo scirocco. Il mare si riempie di schiuma bianca. E allora assisterai alla cerimonia di vedere il sole sprofondare nell'Atlantico dalle favolose mura. Come in tutto il Marocco, le terrazze di Essaouira sono pregiate. Ma nessuna è come quella del piccolo hotel Dar Al-Bahar. Da lassù si vede tutto, la ripida costa, i bastioni, il porto, la bianca città. Ma da lì lo scirocco pulirà il tuo volto.