Da Hoorn a Capo Horn
La città dalla quale ha preso il nome Capo Horn non poteva che essere una città di mare. Anche se il mare oggi non è più lo Zuiderzee, da tempo insabbiato e diventato troppo poco profondo per l'evoluzione dell'ingegneria navale. Oggi Hoorn si affaccia sul Markermeer, una delle due lagune artificiali, assieme allo IJsselmeer, create con la costruzione delle lunghissime dighe che collegano l'Olanda del Nord alla Frisia. Rimane pur sempre la città che ha dato i natali a Willem Shouten, il primo a doppiare il temibile capo posto all'estremità meridionale del continente americano. E forse anche ad Abel Tasman, nato se non qui, nelle immediate vicinanze, il primo europeo ad avvistare la costa della Nuova Zelanda, e, naturalmente, dell'altra grande isola a sud dell'Australia che ancora porta il suo nome.