Grazzano Visconti

Dire che conosco Grazzano Visconti come le mie tasche, è quasi riduttivo.
Ogni anno, nella mia infanzia, la gita in questo borgo medievale piacentino era quasi d'obbligo, vuoi perché soggiornavamo lì vicino, vuoi perché andare a Grazzano equivale ad entrare in un mondo parallelo.

Il borgo antico risale all'incirca al 1300, ad opera di Giangaleazzo Visconti, ed è proprio il legame con la famiglia milanese che fa sì che il "biscione" sia rappresentato nello stemma locale.
Il castello rimane di proprietà della famiglia Visconti fino all'incirca al 1800 quando, dopo la morte del conte Filippo, finisce nelle mani dei Visconti di Modrone, attuali proprietari.

Non esistono parole per descrivere il posto. Appena varchi la soglia del paese ti accorgi di essere in uno di quei paesi che si vedono solo nei film di Robin Hood. Un covone di paglia in giardino, case con il muschio e l'erba che cresce sulle vecchie tegole dei tetti. Un giullare che passa e ti vuol prendere in giro, oppure un tentativo malriuscito di farti ridere. Solo la macchina parcheggiata nel retrobottega e il registratore di cassa ti fa capire che non sei tornato indietro nel tempo ma sei sempre nel tuo tempo.

Sicuramente ritornerò per visitare il castello! E perché no.. anche il museo delle cere!

È molto bello passeggiare lungo le strade a sassolini di questo borgo, guardando i negozietti che vendono souvenir e cosine varie... interessante il fatto che organizzino feste a tema, da Halloween alla Notte di Aloisa.

Meraviglioso.

La scoperta di un tesoro raro.

Tornerò sicuramente in occasione di uno degli eventi di questo incantevole borgo.