Roberto Caravaggi
Un paese in festa per celebrare il tartufo
Il piccolo comune di San Sebastiano Curone rinnova ogni anno l’appuntamento con la mostra-mercato dedicata ad una delle eccellenze eno-gastronomiche italiane, il tartufo. Qui, infatti, il pregiato tubero è di casa, sia nella sua variante nera che in quella bianca, più rinomata e costosa. Il territorio è quello del Giarino, che prende il nome dal Monte Giarolo, rilievo collinare che divide la Val Borbera dalla Val Curone. Area che, per la sua particolare collocazione geografica (qui confinano le quattro provincie di Alessandria, Genova, Piacenza e Pavia), rappresenta un ideale punto d’incontro tra diverse tradizioni e culture regionali.
In questo, i prodotti enogastronomici rivestono un ruolo di grande rilievo: formaggi, vini e tutto ciò che i boschi delle colline circostanti sanno regalare in ogni stagione (dalle nocciole ai funghi), col tartufo a ergersi sovrano. Ecco quindi da dove nasce la mostra-mercato di San Sebastiano Curone, che ogni anno veste il paese a festa, con le strade invase da espositori di prodotti artigianali d’ogni parte d’Italia e con una serie di iniziative legate alla celebrazione del tartufo. Il programma della manifestazione prevede, infatti, mostre, concorsi e la vendita all’asta dei migliori esemplari di tartufo, oltre a una rassegna gastronomica, che coinvolge numerose trattorie, agriturismi e ristoranti del territorio, che propongono specialità e menu a base del pregiato tubero. Generalmente fissata per la terza domenica di novembre, nel 2015 l’iniziativa (giunta alla sua trentaduesima edizione) è stata replicata anche la domenica seguente. Un appuntamento cresciuto e consolidatosi negli anni, come dimostra il riconoscimento del 2008, quando gli è stata attribuita la rilevanza di “fiera nazionale”.
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