Stefano Fabris
Alba d'inizio estate
Vivere una passione intima e profonda come la fotografia in un luogo seducente come l'alta montagna è una delle emozioni più rare.
Il benessere contemplativo e la distanza dal mondo caotico, l'aria rarefatta e il profumo di terra bagnata, la dedizione nelle sveglie e nelle lunghe marce, la confortante unicità di ogni sole che sorge e la malinconia silenziosa di ogni sole che tramonta.
Quando poi torno a casa, ripongo gli scarponi e sfilo dal collo la macchina fotografica, sento arrivare in lontananza quell'irrequietezza che so crescerà nei giorni, fino a trasformarsi in un richiamo a cui non ci si può negare.
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