Non si può lasciare la città di Bosa s...
Non si può lasciare la città di Bosa senza aver visitato questa deliziosa chiesetta. È una delle più suggestive ed antiche chiese romaniche della Sardegna. La posa della prima pietra risale infatti al 1062 come indicato in una iscrizione posta sull’acquasantiera.
La prima sensazione è prettamente cromatica; il rosso multi tonale della trachite di cui è costituito l’edificio contrasta con l’ocra del piazzale in battuto, il verde intenso della campagna circostante e l’azzurro del cielo (che è quasi una costante in questa zona).
Subito dopo si notano i dettagli: L’architrave in calcare bianco con una decorazione a bassorilievo raffigurante la Madonna col Bambino attorniata da San Pietro, San Paolo e San Costantino de Castra; la piccola edicola che sormonta il corpo centrale; gli archi a sesto acuto e i tre rosoni quadrilobati che richiamano la suddivisione interna; la torre campanaria con le sue finestre ad ogiva dimensionalmente tutte diverse; le paraste alla base degli archi, scolpite ad altorilievo e raffiguranti i simboli dei 4 evangelisti.
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