Nel quartiere del Carmine
Questa chiesa si trova nel quartiere genovese del Carmine, a poca distanza da Via Balbi e dalla stazione di Piazza Principe. L'esterno non è particolarmente degno di nota mentre l'interno è molto interessante. L'edificio venne fondato nel 1200 da alcuni frati Carmelitani che si erano rifugiati in città dopo aver fatto parte del seguito del Re di Francia sconfitto dai Tartari. Per oltre 500 anni la costruzione fu utilizzata esclusivamente come monastero per poi diventare sede parrocchiale aperta ai fedeli. All'interno lo stile predominante è il gotico, con ampi archi a sesto acuto sostenuti da colonne a rocchi bianchi e neri, tipici della tradizione ligure. L'abside a forma quadrata, propria degli ordini mendicanti è l'unico esempio genovese. Durante lunghi lavori di restauro sono stati scoperti nel 2009 pregiatissimi affreschi in ottime condizioni risalenti al 1200, precisamente 9 medaglioni raffiguranti santi carmelitani, realizzati da Manfredino da Pistoia, illustre allievo di Cimabue. Gli esperti sono concordi nel ritenere questa la scoperta pittorica più importante degli ultimi 100 anni per il panorama genovese.