cinzia d'agostino
A difesa del monastero di San Nilo
L'abbazia di San Nilo, tra il XII e il XV secolo, fu spesso messa sottosopra da frequenti saccheggi in tutta la zona, iniziati con le lunghe lotte tra Roma e Tuscolo. Nel 1483 il futuro papa Giulio II, quando era ancora cardinale, ovvero Giuliano della Rovere, decise che il complesso doveva essere protetto da un adeguato sistema di mura di cinta con tanto di rocca alta oltre 20 metri e cinque torrioni semicircolari, in modo da poter affrontare qualsiasi attacco. La struttura fortificata, che da allora si iniziò a chiamare Castello Roveriano, fu poi terminata nei primi anni del 1500. I materiali usati: tufi peperino e pietra sperone e selce.
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