Pernottamento e prima colazione per 100 pesos
Una tappa in più. Abbiamo salutato San Pedro de Atacama con un certo rammarico, al contrario dei nostri portafogli che dopo tre giorni in Cile tornavano a respirare intravedendo l'orizzonte argentino. Dopo i "normali" ritardi (questo ci è stato detto dall'autista dell'autobus), abbiamo oltrepassato le Ande in direzione di Jujuy fino a che non siamo arrivati a Salta. Lì siamo scesi: erano le 22:30 e non sapevamo esattamente dove andare, a causa della nostra tipica disorganizzazione da viaggiatori.
Ci ha raggiungi un signore sulla quarantina che ci ha proposto di andare al Backpackers hotel della via Urquiza. Abbiamo deciso di approfittare dell'offerta, visto che avevamo sentito parlare di questa catena di ostelli; inoltre, volevamo evitare di andare in giro con lo zaino alla ricerca di un albergo. L'ostello ci è costato 100 pesos a notte a persona con colazione inclusa. Certo, avremmo pagato di meno scegliendo un ostello più modesto, ma alla fine abbiamo negoziato e nel prezzo abbiamo fatto anche rientrare il taxi che ci ha portato direttamente in ostello. L'ostello era abbastanza buono. La colazione, servita fino alle 10 del mattino, era a buffet ed era varia. I bagni erano più che decenti, gli spazi comuni erano carini (la birra costava 35 pesos, un po' cara, ma c'è da dire che il personale dell'hotel vi permette di entrare anche con altre bibite alcoliche, a condizione che non vengano vendute da loro all'interno: vino, fernet, super-alcolici, ecc).