C'era una volta un ponte romano
Fa una certa impressione, mentre ci si avvicina a Sezze, vedere sbucare nella campagna piatta ai suoi piedi alcune rovine romane.
Esattamente si tratta di archi, o meglio di un paio di archi, di cui uno in buono stato e l'altro meno: realizzati in grossi massi calcarei quadrati secondo la tecnica dell'Opus Quadratum, è quanto resta di un ponte di età romana repubblicana, attorno al II secolo avanti Cristo. Sembra che avesse un totale di tre arcate, largo 4,50 metri e lungo oltre 13, come dicono gli esperti che hanno studiato la zona.
Sorge spontanea una domanda: ma dov'è il fiume che passava sotto questo ponte, visto che qui ci sono solo campi, coltivati e non? Eliminato dalla bonifica degli anni '20/'30 del '900! Ai suoi tempi, però, era piuttosto importante perché permetteva di superare i terreni paludosi, tra la via Appia e l'antica Sezze.